Caricamento...

Volete aprire un ristorante? Ecco i 10 aspetti da conoscere (parte 1)

Curiosità
03/11/14

Sappiamo quanto sia difficile e soprattutto faticoso il lavoro dello chef. Una professione ricca di soddisfazioni dove però, sull’altro piatto della bilancia, si trovano giornate intense, servizi (delle volte) infiniti e festività lontano dai propri cari.

Per questo sono in molti a fare il grande passo: lasciare la propria brigata dopo anni di esperienza e aprirsi il proprio ristorante, il rifugio dove poter finalmente mettere a frutto tutto ciò che si è imparato ed esprimere la propria cucina.

Se quindi state anche voi meditando la vostra svolta professionale, ecco i 10 aspetti da considerare prima che sia troppo tardi. 






LA FATICA
Sono in molti a dimenticarsene, alcuni la sottovalutano ma è il primo aspetto da considerare quando si decide di mettersi in proprio. Avete presente la fatica del dipendente? Be’ raddoppiatela perché essere titolari di successo significa impegnare più del 90% del proprio tempo con costanza e dedizione. Perché, almeno mentalmente, il titolare non stacca mai. 






LO STRESS
Siete ansiosi di aprire? Eccovi un breve promemoria della giornata tipo di un titolare:

  • Sveglia alle 8 ed apertura del locale prima dell’arrivo dei dipendenti.
  • Arrivo dei ragazzi della brigata per le 9, distribuzione dei compiti e poi commissioni.
  • Rientro di corsa prima delle 12 per controllare il lavoro svolto dalla brigata e fare il servizio.
  • Pausa dalla cucina alle 15:30 per dedicarsi a telefonate, organizzare menù o eventi.
  • Ritorno in cucina per le 18, preparazione del servizio e poi chiusura del locale verso   mezza notte (in settimana) o l’una (nel weekend). 

Il tutto ovviamente per 6 giorni a settimana. Oltre a questo si aggiungono i compiti di un titolare: far quadrare i conti, costruire un ambiente piacevole e soddisfare i clienti. 

GLI STIPENDI
Perché un ristorante esiste se esiste una brigata, sia in sala che in cucina. Per questo assumere dipendenti ed impegnarsi nel rispettare gli obblighi derivanti è un aspetto da non lasciare assolutamente in secondo piano. Far quadrare i conti tra entrate e uscite non è mai facile. 






LA BUROCRAZIA
Altro aspetto assolutamente da non trascurare sia nella fase di apertura sia in quella di gestione. Per questo urge munirsi di commercialista per la parte fiscale e iscriversi ad associazioni di commercianti e artigiani per convivere con le richieste degli enti pubblici, ASL in testa.

LA COMUNICAZIONE
Gestire un locale non significa solo concentrarsi sulla cucina ma sobbarcarsi anche un’altra serie di attività collaterali. Una su tutte: la comunicazione.
Oggi internet dà una grande mano. Per questo avere un sito funzionale ed un profilo social   interessante è di fondamentale importanza per tenersi al passo coi tempi.
Oltre a questo, non sottovalutate gli eventi. Sono molto interessanti sia dal punto di vista economico che mediatico. 






I primi 5 punti vi sono sembrati pochi? No problem, trovate qui la seconda parte dei nostri consigli

[Crediti | foto: Bruno Cordioli] 

TAG
Stipendi Ristorante

SEI ALLA RICERCA DI DIVISE DA LAVORO CURATE IN OGNI DETTAGLIO E SEMPRE DISPONIBILI IN PRONTA CONSEGNA?

CONTATTACI