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La controversa storia della forchetta

Curiosità
27/07/15

Piatto sul tavolo, posate ai lati, bicchieri ben ordinati e grande attenzione al tovagliolo. Come sappiamo, la “mise en place” di sala è svolta in ogni ristorante con un’attenzione quasi maniacale perché tutto dev’essere perfetto per comunicare subito qualità e attenzione ai particolari. Spesso però ci si sofferma sulla forma senza considerare la storia dietro ogni singolo elemento. Per questo dopo aver analizzato le origini del cucchiaio, oggi torniamo indietro nel tempo per scoprire la controversa storia della forchetta. Siete pronti?   






LA SUA COMPOSIZIONE
Prima di addentrarci nelle sue origini, facciamo un piccolo passo indietro. Come sappiamo, la forchetta è oggi composta generalmente da 4 rebbi disposti a pettine ma la sua evoluzione non risiede solo nel numero di punte ma anche nei materiali utilizzati per produrla. Già perché oggi è fatta in acciaio inossidabile mentre in passato veniva realizzata in argento, legno ma anche in ottone e alpacca.
Bene, su questo c’è abbastanza chiarezza mentre sulle sue origini regna letteralmente il caos.






DOVE NASCE LA FORCHETTA?
Qui le leggende si sprecano. Secondo alcuni, l’origine della forchetta è probabilmente mediterranea, senza quindi nessun collegamento agli utensili d’osso risalenti al 2000 a.C.. Com’è infatti ampiamente documentato, le famiglie più ricche dell’Antica Grecia e dell’Antica Roma non consumavano le pietanze con le mani  ma si servivano di “ditali” d’argento o di esemplari rudimentali di forchette con due o tre rebbi.
La caduta dell’Impero Romano ha però inciso sulla sua diffusione. Questo perché in Occidente scomparve completamente mentre in Oriente rimase in uso. Per questo molto probabilmente fu reintrodotta in Europa dai veneziani nel 1003 grazie al matrimonio d’eccezione tra la principessa bizantina Maria Argyropoulaina e Giovanni Orseolo, figlio del doge Pietro II Orseolo.  






LA SECONDA IPOTESI
Non sono però solo i veneziani a rivendicarne la reintroduzione. Secondo alcuni, la diffusione della forchetta in Italia si deve invece alla famiglia Pucci di Firenze che cominciò ad imporla ai suoi ospiti già nel XII secolo. La prova? Tutto dipinto su tavola da Sandro Botticelli nel suo Nastagio degli Onesti!
Questo accadeva però in Italia perché nel resto dell’Europa le cose andarono molto diversamente. Basta infatti pensare che il Re di Francia, alla fine del XVII secolo, destò scalpore per aver preferito la forchetta alle dita durante un banchetto reale!!!
Bisognerà quindi aspettare il ‘700 per la vera diffusione della forchetta anche in Europa. 






Da una parte veneziani ed un matrimonio d’eccezione mentre dall’altra una nobile famiglia fiorentina. Dove sarà la verità? 

(Credits: foto 1, foto 2, foto 3, foto 4

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