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Il fascino della divisa. Esiste ancora?
Il 14 agosto del 1945, il fotografo Eisenstaedt immortalava un marinaio e un’infermiera in uno dei baci più famosi della storia. Uno scatto in bianco e nero, unico, rubato durante i festeggiamenti in Times Square che sancivano la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Erano gli anni ’40 ma la foto è attuale ancora oggi, simbolo intramontabile del fascino della divisa.
Chiunque, almeno una volta nella vita, è stata rapita dal fascino dell’uomo in divisa e oggi vi confermiamo quest’intramontabile charme con una ricerca.
In forte crescita negli ultimi anni, sta insidiando l’appeal dell’uomo d’affari. Ebbene sì, nonostante l’aura di potere e successo, il businessman perde clamorosamente posizioni!
Sarà forse colpa dello smartphone sempre acceso o delle continue mail?
La divisa si dimostra ancora oggi un forte strumento di seduzione ma le novità non sono finite qui. Gli chef sono in netta crescita nella classifica degli uomini ideali. Sarà colpa dei programmi TV ma oggi i cuochi fanno stragi di cuori al pari di sportivi e artisti di successo.
Un esempio? Carlo Cracco e il suo sguardo impenetrabile!
In un’intervista, ben 6 donne su 10 hanno dichiarato di non saper resistere alla giacca da cuoco. Ve lo ricordate? Noi ve ne abbiamo parlato la volta scorsa e sembra proprio che il doppiopetto bianco tiri di brutto.
Gli chef sono diventati vere e proprie star e il nuovo status è sotto gli occhi di tutti. Un tempo nascosti dietro ai fornelli, oggi sono volti di programmi televisivi, autori di libri e account da seguire su Twitter. Da vere rockstar, hanno le loro groupie e sono fermati per strada da perfetti sconosciuti solo per il “gusto” di una foto con loro (!).
I brand potevano restare indifferenti a questa escalation senza precedenti? Certo che no, così qualcuno c’ha preso la mano ed è (persino) finito sulle affissioni in giro per la metro e nella pubblicità dei giornali “in” con tanto di giacca!
Certo, le luci della ribalta sono tutte per loro ma non dimenticatevi che questa scalata è stata ottenuta (anche) grazie alla loro inconfondibile tempra. Nonostante un pizzico di competizione (che in realtà non deve mai mancare) i cuochi sono abituati al gioco di squadra e ognuno fa la sua parte. Dallo chef de cuisine al plonger.
Non solo. Coraggiosi e creativi, chi più di loro è abituato a ricevere critiche? “La salsa è troppo dolce”, “la pasta è un po’ cruda”. l cuochi sono pronti a tutto pur di difendere il loro piatto!
Alcuni sostengono che si possa stereotipare le persone persino in base al tipo di chef preferito. Secondo voi è possibile?