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Tondo o rettangolare? In sala, anche il tavolo fa la differenza

Curiosità
3/4/15

L’ambiente di sala è indubbiamente la carta d’identità di ogni locale. Per questo personale, colori e illuminazione sono aspetti da non trascurare per offrire ai clienti un servizio ottimale. L’estetica prima di tutto, quindi. Non a caso abbiamo già visto i 3 aspetti per rendere un locale accogliente ed oggi affrontiamo un altro aspetto in grado di fare la differenza: il tavolo.

Qual è la giusta disposizione in sala? Che forma scegliere? Scopriamo insieme le principali caratteristiche di un tavolo perfetto. 






LA DISPOSIZIONE IN SALA
Agli occhi dei clienti, il tavolo è l’elemento centrale ma nel definire la giusta disposizione, bisogna considerare 2 aspetti: non solo la comodità della clientela ma anche il lavoro del personale. Ok quindi garantire ai clienti un tavolo ottimale ma anche il personale ha la sua importanza visto che dovrà concentrarsi sul servizio prima e sulla pulizia poi. Come fare quindi?
Prima di tutto, bisogna evitare di posizionare i tavoli vicino ai bagni, alla cucina e all'ingresso del ristorante. Inoltre, è buona norma lasciare spazio sufficiente fra un tavolo e l’altro. Non solo per permettere ai clienti di alzarsi comodamente ma anche per garantire la giusta riservatezza. Che ne dite? 






FORMA E DIMENSIONI
Abbiamo finora parlato di disposizione ma anche forma e dimensioni dei tavoli sono aspetti da non trascurare. Ognuno ha infatti caratteristiche specifiche, lo sapevate? I tavoli rotondi sono considerati più eleganti e permettono di mantenere il contatto visivo fra tutti i commensali. Sono per questo consigliatissimi in tutte le situazioni formali, quelle in cui è necessario che i commensali riescano a discutere mantenendo un contatto visivo tra loro!
I tavoli rettangolari, d’altro canto, rendono più difficile instaurare un'unica conversazione. Sono però più flessibili da utilizzare per le tavolate e più pratici da maneggiare per il personale.

Veniamo ora alle dimensioni. Nella scelta della tipologia di tavolo, bisogna considerare anche il tipo di clientela del locale. Perché? Semplicissimo, quelli più piccoli sono indicati per situazioni di forte intimità. I tavoli ampi sono invece indicati per situazioni formali, come cene di lavoro, dove un eccessivo contatto fisico può essere ritenuto meno opportuno.






COME APPARECCHIARE IL TAVOLO
Disposizione in sala, forme, dimensioni e poi? Manca un ultimo aspetto: la mise en place!
Partiamo dalle basi sottolineando come, in un ristorante, la preparazione del tavolo non è una semplice disposizione di posate e bicchieri, bensì quasi un'opera d'arte. La forma migliore per donare al tavolo stile ed eleganza. Ecco quindi le regole per apparecchiarlo alla perfezione.

In teoria, il tovagliolo va sempre alla sinistra, abbinato alla tovaglia, anche se delle volte può essere disposto al centro del piatto, magari con una forma o una decorazione particolare. I piatti hanno invece un ordine preciso da seguire: sottopiatto, piatto piano e piatto fondo. Il pane? Ha un piattino a sé.
Le posate sono sempre un po’ difficili da disporre: a destra il coltello ed il cucchiaio a lato, a sinistra la forchetta. Parallelamente al piatto ci vanno invece le posate da dessert e da frutta. E i bicchieri? Quello dell’acqua ha una forma più grande, segue in dimensioni quello del vino rosso e poi quello per il bianco.






Come visto, basta qualche accorgimento in più per rendere la sala più gradevole. Non solo per i clienti ma anche per il personale che si occupa del servizio. Voi che ne dite?