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The World’s 50 Best Restaurants 2014. Chi ha vinto?
A distanza di qualche settimana dall’uscita della classifica finale, è giunto il momento delle considerazioni a sangue freddo. Siamo all’alba di un nuovo giorno oppure è sempre la solita minestra?
Sì perché quella che si impone ogni 12 mesi come la classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo, quest’anno esce in perfetto connubio tra “tutto cambia” e “niente cambia”. Un esito, dunque, caratterizzato da tante novità ma allo stesso tempo solide certezze.
Come, non sapete com’è andata a finire?
Credevano tutti che il 2013 fosse il “punto e a capo” del ciclo della Nuova Cucina Nordica che ha allargato gli orizzonti e messo in discussione (alcune) certezze e invece… no!
La contemporaneità mediterranea e il suo matrimonio tra creatività e materia dovrà ancora aspettare visto che il Noma di René Redzepi strappa il primo posto a El Celler De Can Roca dei fratelli Joan e Jordi Roca.
Movimenti, dunque, tra le prime due posizioni (scambio per la precisione) mentre l’italianissima Osteria Francescana di Massimo Bottura si conferma sul podio.
Copenhagen dunque, poi Girona e Modena. Sono queste le 3 città dei migliori ristoranti al mondo. In Danimarca perché, com’è scritto nella motivazione, rompe con la tradizione nordica elevando la generosità della natura (!). In Spagna perché le competenze dei fratelli Roca creano la migliore forma di accoglienza mentre a Modena, da Bottura, perché coniuga passato e futuro con uno stile inconfondibile.
Sono quindi 3 i criteri che hanno consacrato i migliori al mondo: esaltazione delle materie prime, ospitalità ed estro creativo.
La classifica di quest’anno è quindi un mix tra staticità e dinamismo. Anche sotto il podio.
Le prime 8 posizioni sono le stesse dell’ultima edizione dove solo Mugaritz e Dinner si muovono più di un posto in classifica.
La musica cambia terribilmente più in basso, dove accade semplicemente di tutto: spostamenti di 10 posizioni, nuove entrate, cambi di 20 posizioni, uscite illustri, ingressi e ritorni come se piovesse.
Ci piace però sottolineare un aspetto. Cinquanta ristoranti di tutto il mondo, selezionati da una giuria di circa 900 persone tra chef, critici e giornalisti gastronomici, non riescono a strappare i primi posti a due contendenti che dal 2010 presidiano insieme prima e seconda posizione. Non male!
Se invece si parla di scalate, non si può ignorare quella del nostro Enrico Crippa alla posizione 39 dalla 41 del 2013. Bravo!
La prima donna, Elena Arzak, la si trova in ottava posizione nel ristorante Arzak di San Sebastian mentre perde clamorosamente quota Le Calandre di Massimiliano Alajmo che va dal 27° del 2013 al 46° di quest’anno.
Grande è invece il tonfo del thailandese Nahm, primo nella classifica degli Asia’s 50 Best, e solo 13° nella classifica global.
Che dire, visto il podio (confermato) dell’Osteria Francescana e l’ascesa di Enrico Crippa, per l’Italia non resta dunque che esultare!