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Milano, Parigi e Londra. Guida intergalattica per modaioli e palati sopraffini

Curiosità
5/7/14

Unire in un unico post 3 città completamente diverse tra loro come Milano, Parigi e Londra di per sé non è mai impresa facile. Questo perché, per quanto distanti tra loro quasi un’ora di volo (minuto più, minuto meno), questi centri urbani sono il simbolo di una cultura cosmopolita. La stessa che parte dai sapori tradizionali della propria nazione per poi proporre qualcosa di nuovo e innovativo.

Parte da questo, dunque, la nostra nuova guida mondiale ai sapori delle città parallela agli approfondimenti regionali. In fondo, non si può capire l’innovazione se non si conoscono le basi. Giusto?       

Giochiamo facile questa volta partendo da Milano e dal suo charme tremendamente urban chic. Un nome su tutti? Il Ditirambo. In una tranquilla strada del quartiere Isola, sorge infatti il locale dedicato prevalentemente alle tradizioni della cucina italiana e alla stagionalità delle materie prime. Il tutto quindi, grazie a un menù che varia settimanalmente!
Raffinato e moderno al tempo stesso, il Ditirambo accosta elementi tech a colori caldi, pareti “finto rovinato”e tavoli essenziali a concertini di musica jazz. Non male!   






Il secondo che vale la pena menzionare a Milano è indubbiamente il Deus Cafè. Questo perché il locale assimila l’animo trasformista della città unendo a sé diversi mondi: la ristorazione, le moto, la moda ed il surf. All’interno dello spazio espositivo sorge infatti un bar-ristorante dalle atmosfere molto, come dire, “on the road”! Nasce così il punto di ritrovo per tutti gli appassionati delle due ruote e delle tavole da surf. 






Attraversiamo ora le Alpi, destinazione: Parigi. La città dell’amore eterno è ambita da gente di tutto il mondo per la Tour Eiffel, la cattedrale di Notre Dame ma anche (e soprattutto) per i suoi ristoranti famosi, la sua “Nouvelle Cuisine” ed i suoi vini.
Molto caratteristico e con un panorama mozzafiato è il ristorante La Tour D’Argent. Situato nel quartiere latino della capitale, lo chef Laurent Delabre è capace di degustare i suoi clienti con una cucina delicata e gustosa. Un consiglio? Una volta lì, ordinate (anche per noi) il rhubarde: un dessert fatto con mascarpone, sorbetto di rabarbaro, fragola profumata all’aneto e cioccolato bianco. Poesia.   






Se fate invece un giro sulla Torre Eiffel, non potrete fare a meno del 58 Tour Eiffel: ambiente raffinato, cucina sbalorditiva, arredi essenziali e (ovviamente) vista mozzafiato.
Ricordate: il ristorante offre parecchi menù a seconda dell’ora. C’è quindi da scegliere tra il menù pic-nic (tassativamente dalle 11.30 alle 13.30), il menù Opera (dalle 18:30 alle 21:00) ed altre varianti: Special, Premium e tanti altri. Assolutamente da provare. 






Oltre La Manica, più precisamente a Londra, l’elemento chiave della cultura inglese è proprio il pub. Punto di ritrovo sociale per eccellenza, al pub si vedono le partite di calcio e ci si incontra con gli amici. Questo perché il pub ha la grande capacità di segnare la fine della giornata lavorativa: alle 17, usciti dall’ufficio, si passa per una pinta!

A Londra ce ne sono di tanti tipi ma quello dall’aria più inglese è il Mayflower. Lì è possibile respirare l’aria british per eccellenza: edificio risalente al XVIII secolo, vista unica del Tamigi e menù tipicamente english. È un po’ fuori dal centro ma ne vale indubbiamente la pena!    






Mangiare bene e spendere poco non è pero del tutto impossibile a Londra. Questo perché la città inglese è anche famosa per il suo variegato e multietnico street food! Tra bancarelle e camioncini è infatti possibile trovare dell’ottimo cibo esotico da gustare tassativamente “on the road”. Uno su tutti è sicuramente Luardos: i migliori burritos della città condensati in un piccolo furgone vintage. Enjoy! 



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