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Le divise delle guardie svizzere
Le divise delle guardie svizzere sono sicuramente uno di quegli argomenti che affascinano da sempre grandi e piccini. Su ammettetelo, siete stati rapiti anche voi (almeno una volta nella vita) dal fascino di quelle strane uniformi colorate!
Spesso a metà strada tra mito e leggenda, le voci sul loro conto non si sprecano ma… No problem, noi di Isacco ci rimboccheremo le maniche per chiarire la storia di una delle divise più cult di sempre.
Partiamo però con ordine. Il corpo delle guardie svizzere fu istituito nel 1506 da Papa Giulio II per difendersi dai frequenti delitti politici nella Roma del XVI secolo. Perché proprio loro? Si affidò quasi ciecamente agli elogi del precedente Papa (Sisto IV) sulla compagnia elvetica.
Qual era l’appellativo con cui il Papa chiamava il suo esercito? Semplice, “i difensori della libertà della Chiesa”.
Veniamo ora all’uniforme. La leggenda narra che la divisa (dai chiari tratti rinascimentali) abbia avuto due fashion designer d’eccellenza come Michelangelo e Raffaello ma, scavando a fondo, la storia appare parzialmente infondata. Sembra infatti che Raffaello abbia solo ispirato la manica rigonfia e che invece Michelangelo non se ne sia mai occupato (!).
La storica divisa blu, rossa e arancione fu concepita solo nel 1914 dal comandante Jules Repond ispirandosi a un affresco di Raffaello e da allora non ha mai ricevuto modifiche. Perché quei colori?
Papa Giorgio II era membro dei Medici, storica famiglia che aveva nel rosso, giallo e blu i propri colori ufficiali.
Quella che però tutti conosciamo è solo la divisa delle grandi occasioni. Come un po’ tutti, anche le guardie svizzere hanno una divisa “da lavoro” più comoda rispetto a quella ufficiale: pantaloni e casacca blu abbinati a un basco nero. Che pratici!
Particolarmente ammirata dai turisti, la divisa da cerimonia (quella rossa, gialla e blu, per intenderci) è il frutto di un vero e proprio lavoro a regola d’arte. Questo perché il sarto ufficiale del Vaticano, Ety Cicioni, la confeziona quasi interamente a mano (e ovviamente su misura) nel suo personale atelier. Sapete quanto tempo ci vuole per realizzare ogni singola divisa?
Ufficialmente solo 30 ore per assemblare tutti i 156 pezzi di tessuto!
Per l'uniforme di gala, sono previsti anche altri elementi oltre alla divisa ordinaria: una vistosa gorgiera, guanti bianchi e morione di metallo chiaro con pennacchio di struzzo (il cui colore dipende dal grado del soldato!).
Volete un’altra curiosità? Nelle occasioni di gran gala, come durante la cerimonia di giuramento, le nuove reclute indossano anche una lucente corazza (!).
Oltre a essere preciso, il corpo svizzero è anche molto attento alla tradizione. Per questo le uniformi sono abbinate ancora oggi a una spada e a un’alabarda per celebrare i primi mercenari svizzeri che entrarono a Roma nel 1500.
Ovvio, come tutti gli eserciti moderni, anche quello vaticano possiede armi da fuoco ma… Udite, udite: sono portate in servizio solo da Ufficiali e Sottoufficiali senza però farne uso!!
Sapete il motivo? Le guardie svizzere vaticane sono un esercito pacifico:-).
Vi lasciamo un’ultima curiosità. Il corpo delle guardie svizzere è l’esercito più piccolo del mondo (con i suoi 110 uomini) ma è anche il più longevo visto che veglia sul Papa da oltre 500 anni.
Da non crederci!